Valore dei sintomi prodromici non
motori nel Parkinson
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 01
giugno 2019.
Testi
pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di
Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia”
(BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi
rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente
lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di
pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei
soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
In
neurologia, quando si pensa ai segni prodromici che suggeriscono l’esistenza di
una patologia parkinsoniana[1], si tende a considerare i segni motori e a trascurare
le manifestazioni cliniche non motorie, perché aspecifiche, poco conosciute e
poco studiate. In particolare, la prevalenza e la durata dei sintomi non motori
(NMS, da non-motor
symptoms), sebbene siano di estremo rilievo per
orientare le valutazioni cliniche soprattutto in pazienti con familiarità
parkinsoniana, non sono state accuratamente indagate. Durcan
e collaboratori si sono prefissi questo scopo, analizzando un campione dalle
dimensioni significative di pazienti recentemente diagnosticati di malattia di
Parkinson.
(Durcan R. et
al., Prevalence and duration of
non-motor symptoms in prodromal Parkinson’s disease. European Journal of Neurology -
Epub ahead of print doi:
10.1111/ene.13919, 2019).
La provenienza degli autori è la seguente: Institute
of Neuroscience, Newcastle University, Newcastle Upon Tyne (Regno Unito); School of Medicine and Menzies Health Institute
Queensland, Griffith University, Nathan, QLD (Australia); School of Medicine, University
of Wollongong, Wollongong, NSW (Australia); Center for Clinical Brain Sciences,
University of Edinburg, Edinburg (Regno Unito);
Department of Medical Science, Newcastle University, Newcastle Upon Tyne (Regno
Unito).
La prevalenza e la durata delle
manifestazioni cliniche prodromiche NMS in 154 pazienti affetti da malattia di
Parkinson all’esordio sono state studiate impiegando il questionario NMSQuest (Non-Motor Symptom Questionnaire). I
ricercatori hanno sottratto la durata della presenza di ogni singolo NMS
riportato dalla durata dei primi sintomi motori. Gli NMS la cui durata
consentiva di collocare il loro esordio prima di quello dei segni motori sono
stati considerati prodromici. I
singoli sintomi NMS prodromici sono stati poi raggruppati in gruppi di pNMS rilevanti, basandosi sui criteri che definiscono i
domini del questionario NMSQuest. I subtipi motori erano definiti come “tremore dominante”,
“instabilità posturale con difficoltà del passo” (PIGD) e “tipo indeterminato”,
seguendo la revisione della scala “Movement Disorder Society Unified Parkinson’s Disease Rating
Scale”.
Esaminiamo in sintesi i risultati
dello studio.
NMS prodromici sono stati
sperimentati dal 90.3% degli affetti da malattia di Parkinson, e il numero
mediano di sintomi esperiti era 4. È emersa una differenza di genere nei pNMS, con gli uomini colpiti maggiormente da disfunzioni
sessuali, dimenticanza e DEB (dream enacting behavior) e le donne
più spesso affette da ansia e inspiegabili variazioni di peso. Vi era una
significativa associazione tra qualsiasi sintomo prodromico gastrointestinale o
urinario e il fenotipo PIGD. Ulteriori analisi hanno rivelato che l’insieme di
tutti i pNMS non era significativamente associato al
fenotipo PIGD.
Concludendo, lo studio ha rivelato
che i sintomi prodromici non motori nella malattia di Parkinson sono comuni e
sembrano essere caratterizzati spesso da una differenza legata al sesso, con il
fenotipo PIGD contraddistinto da una più alta prevalenza di sintomi del tratto
gastroenterico e urinario.
L’autore della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione
della bozza e invita alla
lettura delle numerose recensioni di argomento connesso che appaiono
nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella
pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-01 giugno 2019
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data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione
scientifica e culturale non-profit.
[1] Si ricorda che sintomi, quali l’andatura
a piccoli passi, l’inclinazione del tronco, la rigidità cerea, il tremore a
riposo, il movimento delle dita come per contare banconote e la
flesso-estensione degli arti a ruota dentata emergono quando è andato perduto
più del 70% della dopamina normalmente rilasciata dalle sinapsi dello striato,
che corrisponde alla perdita del 50% dei neuroni della parte compatta della substantia nigra
mesencefalica.